La
musica di Garbo trasuda ricerca e pop decadente. La sua è
una figura marginale ma importante e a suo modo unica nel panorama
musicale italiano. Garbo (al
secolo Renato Abate) nasce nel 1958, a Milano. Studia armonia e
composizione, assorbe il pop-rock dalle tinte decadenti, guarda
oltre gli angusti confini dell'Italia degli anni di Piombo: quando
tutte queste esperienze maturano in una forma, Garbo debutta nel
1981 con "A Berlino?Va Bene". Un disco moderno che ibrida
cantautorato, David Bowie e Smiths e che parla della nevrosi e dell'indifferenza
di una società in crisi. Inizia anche la sua tournée
insieme ad un collaboratore d'eccezione: Franco Battiato.
L'anno seguente il musicista torna con "Scortati", che
si apre a sonorità più internazionali e rivolte al
futuro. Nel 1983 duetta con la splendida voce di Antonella Ruggiero
dei Matia Bazar nel singolo "Quanti Anni Hai?". Poi, nel
1984, Garbo partecipa al Festival di Sanremo e con "Radioclima"
vince il premio della critica. È la consacrazione. Per
il suo quarto album Garbo sceglie di cambiare major: dalla EMI passa
alla Polygram e pubblica "Il Fiume" (1986) e "Manifesti"
(1988). Nel 1989, in cerca di indipendenza e libertà creativa,
passa all'indipendente Kindergarten e gli effetti positivi di questa
nuova collaborazione si sentono in "1.6.2." (1990), un
album intriso del suo classico pop e di sperimentazioni musicali
e linguistiche. Il live "Garbo E Il Presidente" (1991)
conferma la nuova via intrapresa. Il tarlo che muove Garbo è
il controllo totale della produzione, la necessità di curare
in autonomia ogni aspetto della sua musica. Per questo motivo, insieme
ad alcuni collaboratori, nel 1992 vara la casa discografica Discipline
e la battezza un anno dopo con due dischi: l'inedito "Macchine
Nei Fiori" e "Cosa Rimane?Rivisitazioni (81-91)",
in cui rilegge alcuni suoi brani del passato indirizzando la ricerca
verso musicalità più orientali. L'incanto d'Oriente
agisce anche in "Fuori Per Sempre" (1995), denso di temi
poetici ed esistenziali. Nel
1997 Garbo pubblica "Up The Line (The Virtual Sound, Word And
Image)", un'altra tappa della sua sperimentazione, contemporanea
alla fondazione del movimento del 'Nevroromanticismo', che raccoglie
gli scrittori Isabella Santacroce, Tommaso Labranca, Tiziano Scarpa,
Niccolò Ammaniti, Aldo Nove e altri 'Cannibali'. L'atmosfera
decadente permea anche "Grandi Giorni" (1998), come sempre
incentrato sulle inquietudini e le problematiche del nuovo millennio.
Dopo la raccolta "Garbo I Successi" (1999), il musicista
si prende ben tre anni prima di pubblicare "Blu" nel 2002:
"Blu come le sere che stanno arrivando, ? dice Garbo - Blu
come i viaggi di notte, Blu come le luci artificiali, Blu come il
senso che ho della profondità, quella che non ha mai fine".
Il 2 settembre 2005 vede la
luce "Giallo Elettrico", anticipato dal singolo "Onda
Elettrica" al cui video partecipano molti degli amici vecchi
& nuovi, tra cui spicca il nome di Boosta dei Subsonica con
il quale Garbo aveva collaborato per il progetto "Iconosclast".
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