Salve,
mi chiamo Fabio, non sono un giornalista ma sono un musicista e
sono lieto di usare questo spazio per chiedere dei chiarimenti (se
qualche diretto interessato sente la responsabilita' di rispondere)...
Ho l'impressione che QUALSIASI forma di arte in Italia stia perdendo
progressivamente attenzione da parte di chi ha l'impegno di promuoverle
e sostenerle, in favore di cose a volte meno importanti... o addirittura
dannose. Nel mio campo, quello della musica, oramai in Italia e'
tutto pilotato da poche persone, potenti, che hanno saputo approffittare
delle situazioni commerciali volgendole a proprio favore, non vedo
vie di sbocco per nessuno che non riesca ad allacciare un contatto
con questi personaggi chiave. Ormai l'esperienza mi porta a diffidare
di impresari improvvisati o manager "di piccola taglia"
che si rivelano troppo spesso veri personaggi "sanguisuga".
Stiamo perdendo gran parte di quello che potrebbero offrire i vari
talenti del nostro paese... ma non c'e' spazio, le leggi e gli interessi
sembrano ostacolare le iniziative, basti pensare a quello che e'
successo alla Banca d'Italia per capire che tutto funziona cosi'
in questo paese ... se ci sono i soldi di mezzo, niente e' risparmiato,
anche nella musica e' cosi', ci si divide anche quella fetta di
mercato stando attenti a chi entra e chi esce e che paghi il suo
biglietto (o mazzetta)...
Che porcherie ragazzi... io continuo a suonare, perche' la passione
non si spegne con queste barzellette, le occasioni purtroppo ora
sono all'estero, di certo non in Italia, e non a caso, sto vedendo
che molti amici e conoscenti stanno provando a proporsi fuori dal
paese, anche grazie all'aiuto di internet... in bocca al lupo, si
salvi chi puo', qui' stiamo veramente per toccare il fondo, tra
un po' per cantare sotto la doccia ti faranno pagare la tassa...
articolo del 16/07/2005
di Fabio Campanelli (PG)
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