comunicato n.6 - 25.10.2006
Con la scomparsa di
Bruno Lauzi si interrompe dolorosamente non solo la storia di uno
dei maggiori poeti della canzone italiana, ma anche un’intensa
e affettuosa collaborazione reciproca tra lui e il Club Tenco di
Sanremo, che da qualche anno era in corso e che sfocerà comunque
nell’imminente assegnazione, da tempo comunicatagli e già
pubblicamente annunciata, del massimo riconoscimento del Club, il
Premio Tenco, in questo caso eccezionalmente dedicato a un cantautore
italiano.
L’ultimo concerto di Bruno si è tenuto proprio per
una rassegna del Club Tenco, l’11 luglio scorso, a Villa Campolieto
di Ercolano. In quell’occasione il Club gli sottopose un’occasione
privilegiata, ovvero il tradizionale “rito” di aprire
a sorpresa la “Rassegna della canzone d’autore”,
in programma a Sanremo dal 9 all’11 novembre, interpretando
la sigla della manifestazione: “Lontano lontano” di
Luigi Tenco. La sua risposta, fulminante com’era nel suo stile,
fu un lungo silenzio e poi: “È una bella cosa”.
In questi mesi Bruno aveva già imparato la canzone, che mai
prima aveva eseguito, ma il sipario del “Tenco 2006”
non farà in tempo ad aprirsi sulla sua inconfondibile figura
intenta a cantare il capolavoro del suo antico compagno di banco.
Bruno Lauzi riempirà comunque i tre giorni della Rassegna.
Non solo il figlio Maurizio ritirerà per lui il premio, ma
l’intera Rassegna è a lui dedicata, e gli artisti partecipanti
lo omaggeranno interpretando per la prima volta una sua canzone,
che proprio in queste settimane stanno tutti preparando. Anche questa
è una scelta che il Club aveva fatto da tempo e di cui Bruno
è stato attivamente partecipe fino a ieri. Se ne era dichiarato
onorato e persino stupito: anzi, “esterrefatto” come
testualmente scriveva, con l’arguzia anche polemica che lo
ha sempre contraddistinto, nel suo ultimo messaggio elettronico
agli organizzatori, con il quale chiedeva con incredibile umiltà
se a Sanremo poteva disporre di un musicista e di un leggio. Alle
assicurazioni fornitegli aveva risposto, l’11 settembre scorso:
“Tutto perfetto, prepara l’infermeria”. Per chi
non lo sapesse, al Tenco l’“infermeria” non è
affatto un locale di pronto soccorso, ma di mescite enologiche.
Non era sempre stato idilliaco il rapporto tra Lauzi e il Club Tenco.
Era stato ospite della Rassegna tre volte. La prima, nel 1977, in
quanto traduttore e interprete di Jacques Brel, anche se poi aveva
giustamente proposto brani propri, tra cui la “frecciata”
controcorrente della canzone “Io canterò politico”.
Poi non era stato più chiamato, provocando in lui il malinteso
che ciò accadesse per la sua conclamata posizione politica.
Nel 2001 ci fu il chiarimento e la “riappacificazione”
pubblica sul palco dell’Ariston, in occasione dell’omaggio
riservato quell’anno a un altro amato amico-collega che ora
Bruno ha raggiunto: Sergio Endrigo. E l’anno successivo, finalmente,
un recital tutto suo. Da allora l’intesa con Lauzi è
stata ininterrotta, e non c’è stata iniziativa in cui
ci fosse lo zampino del “Tenco” a cui lui non fosse
disponibile: l’omaggio di Roma a Endrigo “Ciao poeta”,
il Festival della canzone umoristica “Dallo sciamano allo
showman” in Valcamonica, la rassegna “Roma di Amilcare”,
ecc.
Al “Tenco”, in particolare nella giornata del 9 novembre,
si parlerà di lui e dei cantautori genovesi con la presenza
dei grandi amici che gli sono stati vicini fino all’ultimo:
Gino Paoli, Giorgio Calabrese, Gianfranco Reverberi. E in calendario
c’è pure la presentazione del suo ultimo disco (“Ciocco
latino”) e del suo ultimo libro (“Tanto domani mi sveglio”),
entrambi appena ultimati. In vista di questi appuntamenti a Sanremo,
nell’ultima telefonata con un rappresentante del Club Tenco,
Bruno, che in queste settimane era ormai serenamente consapevole
in maniera sublime della sua sorte, aveva pacatamente commentato:
“Ho cominciato con Tenco, finisco con Tenco”.
Il Club Tenco ama ripetere di preferire sempre organizzare i propri
omaggi a grandi artisti viventi più che a quelli scomparsi.
In questo caso il problema non si porrà: nei tre giorni della
Rassegna Bruno sarà ancora vivo.
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