“BIOGRAFIA: STORIA DELLA
VITA DI UNA PERSONA, SPECIALMENTE FAMOSA.”
Questa è la definizione del mio Zingarelli di vecchia data.
Questo è quanto vado a raccontare adesso: la storia di una
vita specialmente famosa... almeno per me.
Io sono Claudio Ruozzi, nato a Reggio Emilia in un giorno fortunato:
il 15 agosto del 1975. Sono cresciuto a Rubiera, a metà strada
tra Reggio Emilia e Modena, respirando l’aria delle strade
del rock emiliano.
Qui ho iniziato fin da bambino ad ascoltare ogni tipo di musica:
quella leggera italiana, il rock muscoloso americano e altri generi
più o meno cattivi. Mi innamoro delle parole di Vasco, del
Liga, del blues tutto “made in Emilia” di Zucchero e
seguo le canzoni dei primi Litfiba. Mi scorre dentro il sound delle
grandi band straniere come il “rock sanguinante” dei
Guns e mi cattura la grandezza della voce di Freddie Mercury.
Inevitabile dare corpo e anima a questo fuoco. A 16 anni inizio
a “fare il cantate” con gli amici di sempre, quelli
che con me dividevano quegli anni e la passione per la musica. Nascono
quindi gli Epidemia, un gruppo stonato come i nostri primi accordi,
un gruppo tutto bandana, poster dei gruppi più famosi attaccati
ai muri e tante chitarre distorte.
Poi arrivano i 20 anni, arriva la voglia di stravolgere il mondo,
arrivano le utopie e con loro i rivoluzionari TodoModo, un nuovo
gruppo che ha dato sfogo alla personalità più eccentrica
ed egoista di noi musicisti. Intendevamo interpretare l’atteggiamento
live espresso sul palco dai Phish, nostra principale fonte di “godere
musicale” e per certi versi anche nostro stile di vita. Proprio
da questa vita, che veniva a poco a poco plasmata profondamente
dalla musica, arrivano le prime canzoni targate Clo.
Finite le utopie scopro tutta la discografia della Dave Matthews
Band. Quasi scontata la nascita di un nuovo gruppo: la The Random
Band. Il repertorio era caratterizzato esclusivamente da cover in
lingua inglese riarrangiate per chitarra acustica – da me
suonata – basso, batteria e percussioni. Un progetto strano
ma che ci ha portato a fare live per più di tre anni.
Troppa roba!!... E la voce?… Sì, la voce?… Lei
vuole i suoi lineamenti, vuole precisione, vigore. Vuole rock, blues,
soul. Vuole una parte di tutti gli artisti che trattengo nell’anima
come Ben Harper, Terence Trent D’Arby, Sting. Lei vuole me
per nascere decisa ed esprimersi in una sua forma unica.
Con questa ho raccolto le mie canzoni - e con esse la mia vita -
in un progetto musicale iniziato nel 2004 con un primo album: “Fare
Qualcosa Con Qualcuno”. Dieci pezzi che mi hanno fatto conoscere
al pubblico finalmente con qualcosa di mio.
È il 2007 e oggi sono ancora qui con qualcosa da fare con
qualcuno; cose da dire, cose da cantare. Un altro gradino che condivido
con quanti mi hanno seguito e mi seguono e che come me stanno in
equilibrio tra le gioie e i dolori della vita che va avanti…
con quanti si sentono come un acrobata.
“L’Acrobata”, il mio nuovo album.
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